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Piste Fredde - Il Conte



Autore: BIANCHI dr Giovanni

ISSN: 2785-0692


Conte Massimiliano






Sommario:

  1. Introduzione;

  2. I fatti;

  3. La scena del crimine;

  4. Il corpo;

  5. Le indagini;

  6. Analisi dei fatti;

  7. Bibliografia.









  1. Introduzione

Firenze, città d'arte e cultura, il 15 gennaio 1997 e teatro di un feroce omicidio apparentemente di semplice soluzione, ma che diverrà sempre più complesso fino a restare tutt'ora il risorto.Un caso di pista fredda.

La vittima, siamo a Firenze in via della Vigna nuova al numero 72. Un antico palazzo carico di storia Palazzo Rucellai costruito nel 1446, al terzo piano abita un personaggio noto in città Alvise Nicholas di Robilante, conte ed esperto d'arte.

Ha 72 anni, separato con tre figli, è nato a Bologna nel 1925. Esperto d'arte e cultura fino agli anni 80 è stato direttore della filiale di Firenze della casa d'aste inglese Sotheby’s. Frequentatore della nobiltà fiorentina e del bel mondo. Studia la lingua russa ha un personal trainer per mantenersi in forma. Frequenta molte donne, pur non legandosi in in particolar modo a nessuna. Altra passione del conte è il pianoforte e la musica classica. Tutte le sere si dedica un'ora circa agli esercizi di pianoforte ed il suo talento è noto in città.


  1. I fatti

Il il pomeriggio verso le 16:30, la signora Rosa Ingresei, sale al terzo piano per le consuete pulizie della casa, trova la porta socchiusa entra e chiama gran voce il conte, senza ricevere risposte, in corridoio e nel salotto le luci sono accese. Ai piedi del divano del salotto, coperto da una leggera trapunta azzurra, un corpo inanimato e disteso da cui fuoriesce una grande macchia di sangue ormai  rappreso


  1. La scena del crimine

Intervengono i carabinieri. Il corpo è supino tra il divano ed un tavolino basso posto sul tappeto. Una grande macchia di sangue rappreso si è allargata sul tappeto, sulle pareti schizzi di sangue e su una tenda del salotto, che copre una finestra che si affaccia sulla via, vengono rinvenute le tracce di sangue con impronte di una mano.

Impossibile come via di fuga la finestra con la tenda macchiata, siamo al terzo piano ed esposti in strada. Sulla scrivania in bella vista un assegno di un milione e 400.000 lire, accanto il computer portatile con lo schermo rotto. Nella camera da letto il letto è disfatto ed in disordine ed un piccolo, pregiato, quadro raffigurante San Gerolamo del XVII secolo, particolarmente caro alla vittima tanto da appenderlo sopra il letto è stato sfregiato. Uno straccio è ritrovato nel water. Si pensa ad una rapina ma non manca nulla



4.     Il corpo

Il conte indossa solo una vestaglia lunga da camera sul corpo nudo. Ha ricevuto 10 colpi con un corpo contundente di circa 6 cm di diametro. Il primo colpo alla fronte i restanti nove alla nuca, all'interno della bocca, dopo un tampone faringeo, viene ritrovato del liquido seminale. Nessun segno di difesa.

  1. Le indagini

I carabinieri orientano le indagini sulle frequentazioni del nobile, sia sentimentali che professionali. Certamente l'assassino era atteso e conosciuto visto che non vi sono segni di scasso e l'abbigliamento della vittima. Nulla emerge neanche dall'aspetto di frequentazione omosessuale, dubbio sorto in base al ritrovamento dello sperma e l'incidenza dei colpi dall'alto verso il basso, portando a pensare ad un rapporto orale. Si scoprirà che il liquido seminale nella bocca e dello stesso Alvise.

Si aggiunge la testimonianza della vicina del piano sotto quello abitato dalla vittima che conferma che la sera prima alle ore 20 di aver sentito suonare il pianoforte, ma invece di sentire e godere delle armonie che il conte tutte le sere produceva, il suono era sgraziato, insicuro come se al pianoforte vi fosse un principiante. Gli inquirenti analizzano, lo strumento ma non rilevano nessun impronte sulla tastiera. Neanche quelle del conte è stato ripulito perfettamente. Inoltre scoprono che quella sera il nobile doveva partecipare ad una cena della nobiltà fiorentina, ma chiamò per disdire la sua presenza.


  1. Analisi dei fatti

a)  Se nel tardo pomeriggio telefonicamente Alvise disdice l’appuntamento della cena significa che ha in programma un incontro importante e fissato all'ultimo. L’ aver ammesso in casa il visitatore significa che era atteso ed anche conosciuto, l'abbigliamento della vittima denota un intima conoscenza con il suo ospite. Il letto disfatto ci può indicare un incontro amoroso nella serata, visto che tutti i pomeriggi la signora Rosa provvedeva al riordino della casa. La scena del crimine è il salotto, quindi subito l'arrivo dell'offender o prima di andarsene, visto l'abbigliamento ed il letto in , la posizione, in cui ha ricevuto il primo colpo in fronte dall'alto al basso indica una posizione della vittima seduta sul divano o inginocchiata, davanti al suo aggressore ed anche i successivi colpi alla nuca lo confermano. b) Lo sfregio al quadro sopra il letto e la rottura dello schermo del computer portatile ci indica una rabbia personale ed intima, come lo sperma di Alvise nella sua bocca, come il ricoprire il corpo, ormai riverso ed immobile sul pavimento in un lago di sangue. È un senso di pietà ed il non voler vedere il corpo martoriato è un gesto che ci indica un sentimento nei confronti della vittima.c) Il mettere a soqquadro la casa non asportando nulla di prezioso può essere la simulazione di una rapina o la ricerca di una foto o di un documento legato all'assassino.

c) Il gesto di ripulire le impronte della tastiera del pianoforte ci indica la volontà di non essere individuato ed anche di poter essere tra i possibili sospettati ma non si coniuga con le impronte insanguinate lasciate sulla tenda della finestra del salotto

d) L'arma del delitto, una possibile spranga del diametro di 6 cm, non è stata ritrovata sulla scena può indicarci un crimine organizzato come pure il tempo trascorso nella messa soqquadro della casa della pulizia delle impronte e nel suonare il pianoforte. Lo straccio nel water può essere stato utilizzato per pulire la spranga dal sangue. Anche l'assassino avrebbe dovuto essere impregnato di sangue vista la violenza ed il numero di colpi inferti alla vittima.

                                  

Nota:

Le informazioni sopra elencate sono state desunte da articoli della stampa del tempo e da notiziari locali, con tutti i limiti derivanti. Il non poter visionare i verbali di accertamento e di indagine limitano le possibilità di poter trovare un’eventuale traccia del movente e quindi dell’assassino. Sarebbe interessante creare un gruppo di criminologi e criminalisti che in base alle singole professionalità ed esperienze si confrontassero alla ricerca dell’anello debole dei fatti.


  1. Bibliografia

 Articoli di giornale recuperati in rete e liberamente accessabili a tutti






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